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La scoperta delle corna


di Lo_Scrittore
26.03.2023    |    33.178    |    19 9.3
"Trovati qualcosa da fare, se fai il bravo ti racconterò i dettagli-..."
Sono sempre stato geloso della mia ragazza, il solo pensiero di vederla tra le braccia di un altro mi faceva ribollire il sangue, eppure le cose sono andate diversamente.
Avevo conosciuto Giorgia circa 5 anni fa all'università e tra noi fin da subito era scattata la scintilla. Lei era meravigliosa: alta 1,62, castana, quarta di seno ed un culetto sodo da far girare la testa a tantissimi ragazzi per strada. Ma nonostante la mia gelosia aveva sempre trovato il modo per rassicurarmi e non dare troppa confidenza ai ragazzi che le si avvicinavano o la contattavano sui social.
Ma spesso gli equilibri sono destinati a rompersi e le cose cambiano quando meno te lo aspetti. Ed il tutto cambiò nel 2022 quando decidemmo di andare a Barcellona in vacanza.
Era un anno intero che la mia ragazza mi stressava sul voler andare in vacanza e sul voler visitare Barcellona dal momento che le sue cugine c'erano state e dai racconti se ne era innamorata. Anche se con una certa riluttanza, data la mia pigrizia, assecondai le sue richieste e partimmo.
Tralasciando i noiosissimi particolari inerenti alla partenza, al volo e all'atterraggio, direi che sia il caso iniziare la narrazione direttamente dal primo giorno di vacanza.
Quella mattina dopo aver fatto colazione risalimmo in camera per poi indossare i costumi con l'intento di andare in spiaggia. Per l'occasione la mia ragazza indossò un nuovissimo costume che mai avevo vista prima, ed aggiungerei per fortuna: era come se non lo portasse, copriva a malapena i capezzoli e aveva un micro tanga. Inutile dire che feci una scenata, ma con mia sorpresa fui prontamente zittito:
-Senti bello mio ho portato solamente questo costume, sono stanca della tua gelosia. O te lo fai piacere o vado nuda in spiaggia, quindi zitto-.
Era la prima volta in anni di relazione che si rivolgeva così a me, solitamente era sempre stata zitta e calma. Vedendo me in silenzio mi si avvicinò in maniera maliziosa e mi sussurrò all'orecchio:
-Pensi che non ho visto la tua cronologia del telefono? Che spesso vedi video cuckold? Chissà, magari potrebbero avverarsi le tue fantasie se stai zitto e non rompi-.
Silenzio totale, non sapevo minimamente cosa dire, rimasi imbambolato. Mai avrei immaginato che avesse controllato la mia cronologia. Ma i miei pensieri furono interrotti dalla sua mano posatasi sul mio cazzo:
-Vedo che sei super eccitato, quindi avevo ragione che vuoi le corna. Meglio così, perché sono stanca della tua gelosia, ho voglia di fare la troia, di essere scopata violentemente-
e senza aspettare risposta prese a segarmi da sopra i pantaloni facendomi sborrare nelle mutande nel giro di pochi minuti.
-Bravissimo, ora vatti a mettere il costume, io ti aspetto al bar dell'albergo- e senza attendere una risposta si avviò alla porta.
Ero esterrefatto da quel suo comportamento. Sarei dovuto essere arrabbiato, geloso, ma invece ero eccitato come mai prima di allora.
Nel mentre ragionavo iniziai a frugare nella valigia per trovare il costume, ma non lo trovavo. Avevo tirato fuori ogni cosa dalla valigia, controllato persino nelle tasche, ma nulla: come un coglione l'avevo dimenticato a casa.
Per non fare aspettare ulteriormente Giorgia, dato che erano passati 10-15 min, decisi di chiamarla, ma non rispondeva. Aprii whatsapp per lasciarle un messaggio, ma mi aveva anticipato:
-Ti stai segando ancora? Senti fa una cosa non scendere, sto chiacchierando con un tizio interessante e andrò in spiaggia con lui. Trovati qualcosa da fare, se fai il bravo ti racconterò i dettagli-.
Ero letteralmente basito, il cazzo mi diventò durissimo nuovamente, quasi stava scoppiando. Non sapevo nemmeno cosa risponderle, mi limitai ad un semplice "va bene".
Talmente ero eccitato dovetti andare in bagno e segarmi nuovamente venendo dopo pochissimo tempo.
Passai il resto della mattinata in camera a fissare il telefono e la porta in attesa di sue notizie pensando e ripensando a tutta quella situazione. Era successo tutto così in fretta, non avevo avuto il tempo nemmeno di metabolizzare ed ero in preda a pensieri e sentimenti contrastanti: rabbia, eccitazione. ansia, preoccupazione.
Verso le 13 sentii bussare alla porta; era lei. Aveva un sorriso a trentadue denti:
-Eccomi cornuto- mi sussurrò all'orecchio mentre palpava il mio cazzo.
-Hai fatto il bravo cagnolino? Vuoi sapere come la tua ragazza si è fatta scopare da un altro cazzo e di quanto era grosso?- disse maliziosamente facendomi eccitare sempre più fino a supplicarla di raccontarmi ogni dettaglio.
Mi fece stendere sul letto, mi tirò fuori il cazzo e mentre lo segava lentamente iniziò a raccontarmi ogni cosa.
Dopo essere uscita dalla stanza quella mattina, si era diretta verso il bar dell'albergo per ordinare un caffè in attesa mettessi il costume.
Mentre aspettava aveva notato un ragazzo cubano che la fissava e tra uno sguardo e l'altro il tizio si era avvicinato. Si chiamava Gabriel ed era l'animatore della vicina spiaggia. Praticamente Giorgia tra una chiacchiera e l'altra gli aveva detto che stava aspettando me, il suo ragazzo, ma che voleva farmela pagare per la troppa gelosa. Il ragazzo aveva preso la palla al balzo e le aveva proposto di andare in spiaggia insieme.
Mentre camminavano Giorgia ogni tanto gli aveva palpato il culo per fargli capire le sue intenzioni(quando mi disse questa cosa stentavo a crederci, era impensabile per me un comportamento simile da parte sua.
Arrivati in spiaggia Gabriel disse che voleva cambiarsi e la mia ragazza lo seguì nello spogliatoio.
Nel mentre mi raccontava ciò io ero steso sul letto mentre Giorgia mi segava:
-Sei super eccitato, vuoi che continuo cornuto? Eh si, sei proprio un cornuto-.
La supplicai letteralmente di continuare, volevo sapere ogni cosa, ogni dettaglio.
Mi disse che lo aveva seguito nello spogliatoio e che una volta lì aveva preso a baciarlo mentre lui le palpava il seno. I dettagli della narrazione era super dettagliati al punto che più volte dovette rallentare la sega per non farmi venire.
Gabriel l'aveva fatta inginocchiare e le aveva subito messo il cazzo in gola facendola quasi soffocare col suo grosso arnese:
-Cornuto, così ti chiamerò da oggi, sai che il cazzo di Gabriel era enorme? Almeno il doppio del tuo, penso un 23 cm, sapessi poi come era bello largo e duro, mica come il tuo- mi disse umiliandomi.
Mi descrisse nei particolari quel pompino, come l'aveva fatta appoggiare con la schiena al muro in ginocchio ed aveva preso a scoparle la bocca fino a quando non aveva deciso di scoparla per bene. L'aveva afferrata per i capelli facendola alzare e poggiare a 90 con le mani al muro per poi infilare dentro quel suo grosso cazzo.
-Sai che è un vero toro da monta? mi ha scopata per almeno mezzora, mica come quei miseri tuoi 5 minuti- disse infierendo ed umiliandomi sempre più.
Praticamente Gabriel l'aveva scopata in maniera violenta fino a farle raggiungere vari orgasmi e venirle dentro. A questo particolare smise di segarmi e togliendosi il micro tanga salì sulla mia faccia:
-Sai cornuto, Gabriel era talmente eccitato che mi ha sborrato dentro e dato che non uso la pillola se resto incinta ti toccherà riconoscerlo come figlio tuo, lo sai vero?- mi sussurrò maliziosamente mordendomi l'orecchio.
-Leccami la fica cornuto, senti che sapore hanno le corna- disse muovendo la fica sulla mia bocca.
Ubbidiente leccai la sua fica ancora bagnata e sporca di sborra iniziando a segarmi dal momento che ero troppe eccitato:
-Segati cornuto, vieni pensando a quanto sei cornuto ed al fatto che Gabriel mi scoperà nuovamente stasera-.
Sentendo quelle parole sborrai come non mai in vita mia.

Continua (forse)...

Il racconto è frutto di fantasia, non si basa su fatti realmente accaduti. Qualora dovesse piacere e ricevere voti positivi scriverò un continuo.
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